In realtà si dice che il primo esempio di pesto alla genovese risalga all'epoca di Virgilio, con il Moretum, ma il primo vero pesto, per come lo conosciamo oggi risale al 1800.
Oggi come oggi, il pesto alla genovese è il piatto tipico del capoluogo ligure, dove potrete gustarlo servito sopra qualsiasi cosa: dalla pizza, alla schiacciata ligure ( altra prelibatezza della regione), alla pasta.. e tutto ciò senza essere mai stanchi e senza averne mai abbastanza!
Quindi se non vedete l'ora di assaggiare un po' di Liguria, questa è la ricetta che fa per voi.
Ed intanto vi metto una bellissima foto di Genova, tanto per ricordarvi la sua bellezza, a volte camuffata da porto di mare, ma comunque presente.
Genova è una città che offre veramente tanto ai turisti... ( non soltanto l'acquario).. e per chi non ci fosse mai stato consiglio vivamente una piccola visita, sopratutto alla città vecchia.
E sopratutto a partire dal 2007 si tiene, proprio a Genova, la "Genoa Pesto World Championship" di cui potrete trovare maggiori informazioni qui: http://www.pestochampionship.it/ .
Potrete quindi unire l'utile al dilettevole andando a visitare la città proprio quando si tengono le gare...
La simpatica signora sorridente che vedete nella foto è la signora Alfonsina Trucco, vincitrice dell'edizione 2014, che ad 85 anni ha vinto questa edizione utilizzando un mortaio di famiglia e sbaragliando tutti gli altri concorrenti.
Ma torniamo adesso alla nostra ricetta..il pesto della tradizione vuole essere pestato in un bel mortaio, mentre quello che si trova tradizionalmente in commercio è fatto con il frullatore, sicuramente molto meno caratteristico.
Comunque...io non lo avevo mai fatto e devo dire che il pesto fatto in casa è tutta un'altra cosa rispetto a quello che si compra nei supermercati, noi non siamo riusciti a mangiare altro per una settimana.
E' uno di quei piatti della tradizione culinaria italiana che, come molti altri, mangiamo molto spesso, ma non abbiamo mai tempo per cucinare da soli.
Quello da me realizzato è stato pestato in modo tradizionale, quindi pestandolo con un mortaio..lavoro ahimè lungo, ma che ripaga immediatamente al primo assaggio...lo assicuro!
Poi per quanto riguarda il pesto da me realizzato ho deciso di gustarlo nel modo più tradizionale possibile, ossia con le Trofie, un tipo di pasta, tipica della cucina ligure, allungata e sottile.
In dialetto ligure il termine "trofia" sta a significare un piccolo gnocchetto.
Detto ciò vi dico che per fare un buon pesto servono poche cose ma buone: del basilico, dell'olio, dell'aglio, del formaggio ( di 2 tipi ovvero pecorino e parmigiano) sale e pinoli, dopodichè non vi rimarrà altro da fare che rimboccarvi le maniche e darvi da fare con il mortaio.
La ricetta che vi posterò adesso è tratta dal numero di Maggio di "Sale & Pepe".
Ingredienti:
60 gr di basilico
20 gr di pinoli
2 spicchi di aglio
40 gr di parmigiano grattugiato
10 gr di pecorino romano grattugiato
qualche granello di sale grosso
70 gr di olio extravergine di oliva
Preparazione:
Iniziate lavando il basilico con acqua fredda ed asciugandolo con un canovaccio da cucina, facendo attenzione a non rompere, schiacciare o stropicciare troppo il basilico.
Trasferite adesso l'aglio ed i pinoli nel mortaio e pestateli fino a farli diventare una crema omogenea.
Adesso aggiungete, poche per volta, le foglioline di basilico, ed i granelli di sale.
Adesso iniziate a strusciare piano piano il pestello sulle pareti del mortaio con un deciso movimento rotatorio, finchè le foglioline di basilico non inizieranno a disfarsi ed a creare una pappetta dal colore verdognolo.
Aggiungete ora il parmigiano, il pecorino, ed infine l'olio extravergine mescolando con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto omogeneo.
Spostate il vostro pesto in un bel barattolo e gustatelo come meglio preferite.. benvenuti a Genova.
Per questa ricetta scelgo una canzone di Paolo Conte, genovese d.o.c.. dal titolo "Genova per noi", perchè in effetti con questa ricetta è come se un pezzettino di Genova fosse veramente per noi.
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