Lettori fissi

martedì 21 gennaio 2014

Whoopie pie per una cenetta d'inverno

Avendo invitato un'amica a cena avevo pensato di fare dei dolcetti anzichè la solita torta gigante..anche perchè siamo tutti a dieta perenne (eh si..)!
Ecco quindi che, girucchiando qua e là per il web ho scoperto questi famosissimi whoopie pie dall'aspetto davvero delizioso!
Gli Whoopies sono dei dolcetti americani, che possono essere considerati sia come biscotti che come due mini-tortine assemblate tra loro grazie ad una crema marshmallow o ad un semplice frosting.
Si narra che la ricetta degli whoopies sia nata all'interno della comunità Amish americana ( più precisamente della Pennsylvania) , dove sono conosciuti anche con il nome di "gobs".

Gli Amish sono una comunità religiosa nata in Svizzera nel 1500 e stabilitasi negli USA intorno al 1700.
Gli amish vivono all'interno di una società robusta, basata su forti legami familiari e su una forte identità religiosa.
La comunità basa il suo stile di vita sull'ordine di Ordnung, discendente da concetti ricavati dalla Bibbia.

 I giovani amish crescono come artigiani e contadini delle campagne, e tengono lontane le loro tradizioni dalle eventuali civilizzazioni.
Nella comunità non esistono nè automobili nè elettricità perchè il compito di un amish è quello di vivere il più semplicemente possibile con la sua famiglia.
Anche il loro abbigliamento è assai fuori dal tempo, le donne portano lunghi vestiti e cuffiette e gli uomini cappelli e barba molto lunga.
 Insomma, questo è l'ambiente in cui si dice siano nati i nostri dolcetti, affascinante no?
Ma torniamo ai whoopies..al giorno d'oggi sono tra i dolcetti più amati del Maine, dove si ha l'usanza di prepararli in dimensioni enormi, sopratutto durante il festival a loro dedicato.
 E' stato creato addirittura un sito web dedicato alla celebrazione di cui vi lascio con piacere il link di seguito (http://mainewhoopiepiefestival.com/) in cui potrete trovare di tutto, dalle competizioni al whoopie pie più grande del mondo, alle serate con musica, alle varie pasticcerie partecipanti, insomma se avete in progetto un viaggetto nel Maine...pensateci!
Di solito si è soliti bere un bel bicchierone di latte dopo aver degustato una di queste delizie cioccolatose.
La leggenda Amish vuole che il nome "Whoopie" venga dall'esclamazione dei bambini che, rientrando in casa e trovando questi dolcetti appena sfornati, non potevano trattenersi dal gridare un "WHOOPIE" di gioia.



Io ne ho preparato un vassoio in versione non gigante, e devo dire che sono  veramente buonissimi, l'amarognolo della torta al cioccolato si sposa perfettamente con il frosting all'interno, ed i dolcetti sono stati spolverati in meno di 2 giorni.
La preparazione è breve e semplice, necessita di una sac à poche per essere perfetta, ma a livello di gusto  verranno buonissimi anche se realizzati con un semplice cucchiaio.
Veniamo quindi alla ricetta che ho gentilmente preso in prestito dal sito "Joy of baking" convertendone le dosi in quelle italiane.

Anche per questa ricetta ho scelto una canzone... non chiedetemi perchè...ma oggi sono lanciatissima nel musical Sister Act.. e la canzone che secondo me rispecchia l'anima antica di questi dolcetti che si sono oggi trasformati in divertentissimi tortini cioccolatosi è "I will follow him" da Sister Act.
E poi dai...Whoopi Goldberg...come non notare l'assonanza...


Ingredienti (per una ventina di whoopies):
340 gr di burro a temperatura ambiente
300 gr di zucchero
2 uova
2 cucchiai di estratto alla vaniglia ( o 2 bustine di vanillina)
460 gr di farina
150 gr di cacao amaro
1 pizzico di sale
2 cucchiaini di lievito
60 ml di yougurt bianco
60 ml di latte
240 ml di caffè solubile allungato con acqua ( per ottenere l'effetto del caffè americano)
 Per il filling:
 200 gr formaggio cremoso
100 gr di burro
2 cucchiai di estratto alla vaniglia
340 gr di zucchero a velo




Preparazione:
Come in tutte le ricette americane si mescolano a parte gli ingredienti liquidi, poi quelli solidi ed infine la parte grassa.
Iniziate quindi mescolando la farina con il cacao, il lievito ed il pizzico di sale.
In un bicchiere versate il latte, lo yougurt ed il caffè, mescolando il tutto.
In un terzo recipiente, o direttamente nella planetaria lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso, a questo punto aggiungete le uova e la vaniglia, sempre continuando a mescolare; una volta ottenuto un bel composto omogeneo, sempre continuando a mescolare, aggiungete alternativamente il composto liquido (latte, yougurt e caffè) e quello solido ( farina, cacao e lievito)  a quello grasso, otterrete così una consistenza abbastanza cremosa ma al tempo stesso consistente.

Inserite il composto in una sac a poche ed iniziate a creare delle cupolette di composto su una teglia, coperta con carta forno.
La forma delle cupolette deve essere abbastanza grande, almeno 4 cm di diametro, ed abbastanza alta, tuttavia dovete ricordarvi di non mettere i vostri whoopie uno appiccicato all'altro, altrimenti in cottura si fonderanno ed otterrete un unico gigantesco whoopie pie.
Detto questo, infornate a 190° per 10 minuti, quando andrete a toglierli vedrete che saranno ancora morbidi, ma poi si seccheranno una volta tolti dal forno acquisendo la tradizionale morbidezza whoopie.
Ora preparate il filling al philadelphia, lavorate il Philadelphia ( o altro formaggio cremoso simile)  con il burro, aggiungete l'estratto alla vaniglia e lo zucchero a velo, sempre mescolando.
Lavorate finchè non otterrete una crema abbastanza densa, mettete in frigo per circa mezz'ora ed, alla fine, farcite i vostri whoopies e tenete al fresco fino al momento di gustarli, al primo assaggio non potrete fare a meno di gridare "WHOOPIE!"

mercoledì 15 gennaio 2014

Crème Brulée alla vaniglia con scorza di lime di Christophe Felder

 Allora per queste vacanze dall'università mi ero riproposta di fare qualche ricettuzza per sperimentare entrambi i miei regali natalizi.
Sono partita da una ricetta molto semplice di Christophe Felder, trovata su "Patisserie": la crème brulée alla vaniglia.
E' molto semplice da realizzare, basta avere un caramellatore per realizzare la crosticina tipica della crema. ( io ne ho uno di Tescoma che si ricarica con le normali ricariche da accendino).
Il nome crème brulée significaa crema bruciata, in francese, ed alro non è che una crema inglese cotta e coperta da uno strato di croccante zucchero caramellato.
La prima ricetta documentata risale al 1691 e, nonostante il nome francese, sembra sia di origine inglese.
In Inghilterra questo dolce è tradizionalmente associato all'Trinity College di Cambridge, dove veniva solitamente preparato imprimendo lo stemma della scuola nella sua parte superiore con l'aiuto di un ferro arroventato.
Questo versatile dolce anglo-francese viene citato anche nel film "Il favoloso mondo di Amelie", dove la nostra stramba protagonista dichiara di provare un gran piacere nel rompere la crosta della crème brulée prima di mangiarla... ( come darle torto)...vi metto il pezzetto iniziale del film....

Insomma la crème brulée mette d'accordo tutti e riesce a conquistarci anche nella sua semplicità.
 Ed eccoci quindi arrivati alla ricetta..
Ma prima come non mettervi l'immancabile colonna sonora, che in questo caso è tratta direttamente dal film di Amelie.. bellissima, da ascoltare per ore, "La noyee" per me che sono stata a Parigi e che la adoro, questa canzone è sempre una grande emozione..


Ingredienti: 
2 baccelli e 1/2 di vaniglia
25 cl di latte intero
5 tuorli
70 gr di zucchero semolato
250 gr di panna liquida intera
1/2 scorza di limone verde
100 gr di zucchero di canna grezzo per la finitura

Preparazione:
Tagliate i baccelli di vaniglia in due nel senso della lunghezza e raschiateli con un coltello per togliere i semini aromatici.
Versate il latte in un pentolino ed aggiungete i baccelli di vaniglia e portate a bollore a fuoco medio.
Togliete il pentolino dal fuoco e lasciate in infusione per 10 minuti.
Nel frattempo mettete i tuorli in un recipiente.
Con una frusta, incorporate lo zucchero semolato ai tuorli e sbattete in modo da sciogliere lo zucchero.
Preriscaldate il forno a 100°, incorporate ora la panna liquida ai tuorli zuccherati fino ad ottenere una crema omogenea.
Aggiungete il latte vanigliato raffreddato e mescolate di nuovo.
Prelevate le scorze dal lime e mettetene qualcuna sul fondo degli stampini.
Con l'aiuto di un piccolo mestolo mettete un po' di crema negli stampini, fino quasi al bordo.
Infornate per circa 1 ora e 15 minuti ( piccola postilla: il tempo di cottura dipende molto dall'altezza dei vostri stampini, i miei erano stretti ed alti ed hanno impiegato circa 1 ora e 40 minuti, conviene sempre controllare il livello di cottura).
La crema è cotta quando risulta leggermente tremolante.
Non appena le creme sono cotte, lasciatele raffreddare completamente prima di finirle.
Con un colino, spolverate le crème brulée con lo zucchero di canna in un sottile strato abbastanza regolare.
Bruciate lo zucchero con l'aiuto del  caramellatore, quando il primo strato di zucchero si sarà sciolto, spolveratele di nuovo con altro zucchero e bruciatele una seconda volta.
Servite appena caramellate e bon appetit!

venerdì 3 gennaio 2014

Natale culinario

Eccoci qua,
dopo una pausa lunga una vita sono di ritorno, ovviamente nel periodo delle feste natalizie, periodo di regali e sopratutto di dolcetti...che poi ovviamente si accumulano su fianchi, punto vita e cosce e siamo costrette a settimane intere di zumba e di aerobica per buttarli giù.. ma questo viene dopo il piacere delle feste natalizie, feste spensierate, felici, dove tutti siamo più buoni, tutti si ingrassa, tutti ci sediamo al tavolino a mangiare pistacchi e noci, e tutti riceviamo dei fantastici regali di Natale..

Ovviamente anche in questo post ecco la nostra colonna sonora... premetto che adoro le canzoni di Natale, tutte, da quelle classiche a quelle attualissime..mi piacciono per l'atmosfera che trasmettono e per i video che di solito sono magnifici.. mi piace perfino "Rudolph the red noised reindeer" ( adatta ai bambini al di sotto dei 3 anni).
Ma tra tutte queste canzoncine meravigliose ce n'è una che mi trovo sempre a canticchiare in questo periodo, che sento in tutti i negozi in cui entro, che vedo a tutti i saggi di danza, in tutte le pubblicità...ovunque!
Questo classico natalizio è "All I want for Christmas is you" di Mariah Carey...con cui vi delizio questo pomeriggio.

Questo post non è su nessuna ricetta, ma su 2 pacchi trovati sotto l'albero quest anno,  che mi sento di consigliare a tutti voi.
Il primo è un libro, secondo me uno dei migliori in circolazione per quanto riguarda la pasticceria.
Eccolo qua in tutto il suo splendore, nella sua copertina lucida e rosa che già a vederla fa venir voglia di Macaron.. lo volevo da qualche mese e da quando ce l'ho ogni tanto mi diverto a sfogliarlo per guardare le immagini delle ricette che prima o poi proverò..inesorabilmente, una dopo l'altra..


Anche l'interno devo dire che è realizzato in modo impeccabile,
ricchissimo di immagini e di foto "passo passo" che mostrano anche ai cuochi meno esperti come realizzare ogni ricetta.
Per non parlare poi della suddivisione in capitoli, che va dalle paste base alle creme, dagli elementi decorativi ai dolci dell'avvento, e dai dolci della tradizione ai francesissimi macarons... fantastico.

Christophe Felder inoltre ha la fama di essere uno tra i migliori pasticceri al mondo e non poteva far altro che regalarci questa "Bibbia"della pasticceria che un'aspirante cuochina non può non avere in casa.
Unica pecca del libro: dedica poco spazio alla storia delle sue ricette, passando subito alla pratica...ma è un errore da poco direi..
Insomma per me è stata la rivelazione in forma cartacea, dell' anno... bello esteticamente, realizzato alla perfezione, e ricette ben riuscite al primo tentativo..( presto le vedrete qui sul  blog), consiglio l'acquisto a tutte le appassionate.
L'altro regalo che mi sono trovata sotto l'albero è stato il Kenwood Prospero..erano anni che assillavo Samuele con questo attrezzucolo e finalmente ha pensato bene di regalarmelo..esistono diversi tipi di Kenwood, per tutte le tasche, tutti ottimi direi.
Quelli più professionali hanno, oltre ad una struttura più solida, la possibilità di attaccarci diversi attrezzi in più, ed adirrittura di cuocere e mantecare gli ingredienti.
Il Kenwood Prospero, modello più economico, è comunque fantastico, possiede ben 3 ganci impastatori, un frullatore, uno spremiagrumi, una centrifuga ed un tritacarne..

Io l'ho, ovviamente, già provato in tutte le salse, e devo dire che funziona veramente alla perfezione e ti permette di creare prelibatezze in cucina con più calma e con immensa gioia da parte mia che sono stata almeno un'ora a guardare il mio Kenwood mescolare l'impasto del pan di spagna.
Insomma per tutte coloro che avevano intenzione di acquistare un robot da cucina, o che erano insicure sul modello, o che non hanno molto tempo per cucinare, il kenwood facilita decisamente la vita e vi permette di poter fare, con una sola macchina, quello che prima facevate con 4 o 5.
Vi posto di seguito un video dimostrazione del Kenwood..Buona visione..